giovedì 17 marzo 2011

Fulham, continua il pressing per tenere Gudjhonsen


L'attaccante islandese Eidur Gudjohnsen (32) è da circa due mesi in prestito al Fulham dallo Stoke City, ma ha già stregato il club londinese. Il Fulham (con il manager Mark Hughes in testa) continua infatti il lavoro ai fianchi alla dirigenza dello Stoke per arrivare al trasferimento definitivo dell'ex Barcellona a Craven Cottage.

Tullio Maddaloni: "Mazzarri non andrà alla Juve. Lavezzi fenomenale"


La sua voce è stata a lungo la voce di tanti tifosi, soprattutto quando il Napoli si avviava sulla strada del lento declino che lo avrebbe poi portato al fallimento. I suoi pareri hanno unito e diviso, ma mai sono stati banali. Tullio Maddaloni, in arte Mr Tullio, è stato colpito ultimamente da un ictus cerebrale che non ne ha scalfito la solita verve: "Mi ha preso il lato sinistro del corpo, per fortuna la voce è salva", ha detto Tullio intervenendo in Zona Mista su Radio Crc. Nella trasmissione condotta da Ferruccio Fiorito, Tullio ha detto la sua sul momento del Napoli: "Mazzarri alla Juventus? Non credo proprio. Non perchè non ne sarebbe all'altezza, anzi. Sta dimostrando a Napoli di essere un ottimo allenatore, ma il suo carattere forse mal si adatterebbe alla piazza bianconera. Il Napoli sta facendo un grande campionato, grazie soprattutto a Lavezzi, che a mio parere è il miglior elemento dell'organico azzurro. La zona Champions è alla portata di questa squadra, con Quagliarella si sarebbe potuto lottare concretamente per lo scudetto. L'unico rammarico è che forse non si è intervenuti in maniera decisa sul mercato di gennaio. Ma questa non vuole essere assolutamente una critica a De Laurentiis. Io vorrei solo che il Napoli si desse una struttura societaria più completa e che soprattutto guardasse con un occhio diverso al settore giovanile, che una volta rappresentava il fiore all'occhiello della società"

A vent'anni dall'addio del Re, le luci si riaccendono su Napoli


"Tutti dicono: questo è stato il migliore del Barcellona, questo è stato il migliore del Real Madrid, questo è stato il migliore... Io sono orgoglioso di essere stato il migliore a Napoli". D.A. Maradona


17 marzo 1991 – 17 marzo 2011, oggi. Un’attesa lunga venti anni, l’attesa il motore dell’universo. Esattamente vent’anni fa Diego Armando Maradona perdeva lo scettro, detronizzato da tutti i vizi e le debolezze di un personaggio unico oltre il bene e il male.
El Pibe de Oro non è stato soltanto il calciatore più forte di tutti i tempi, ma la sintesi sublime del sogno che si cela dietro questo meraviglioso sport. E’ colui che ha banalizzato il termine amore, troppo riduttivo per esprimere l’attaccamento di due popoli, argentino e napoletano, nei confronti di questo genio del calcio. Due popoli che si sono fusi in un unico credo, Diego Armando Maradona. Stadio San Paolo, 3 luglio 1990, semifinale del Campionato Mondiale tra Italia ed Argentina, il popolo azzurro, italiano con la i maiuscola, non riuscì a voltare le spalle al suo Dio.
Il settennato d’oro, fu ribattezzato. Sette anni di Maradona, dall’84 al 91, che portarono Napoli e il Napoli in vetta, in Italia come in Europa. L’apoteosi della storia calcistica partenopea, l’orgoglio di un popolo che tante volte è stato a guardare senza mai perdere il sorriso sulla bocca. Sette anni di magie, difficile definire ogni tocco di un calciatore illuminato, di sfide alle grandi da grande, di trionfi e felicità. Fino a quel 17 marzo 1991, Napoli-Bari 1-0 con rete di Zola: El Pibe de Oro viene sorteggiato all’antidoping, sarà la cocaina trovata nelle sue vene a sancirne l’inesorabile declino. La tossicodipendenza fu lo sfogo ad una (non) vita di una persona debole nella sua inenarrabile grandezza, soffocata alla fine dal “troppo” amore di chi lo ha venerato.

"Non me la sentivo più di essere un simbolo, di rappresentare qualcosa, di reggere tutto lo stress che procura questa macchina, questo calcio. Confesso la mia incapacità, la mia fragilità, anche se la mia presunzione, il mio orgoglio mi facevano apparire diverso". Diego Armando Maradona.

17 marzo 2011, nessun erede, ma togliere i sogni al popolo napoletano è un arduo esercizio di fantasia. Per venti lunghi anni Napoli non ha sognato, o meglio si è vista frustrare i suoi sogni da una realtà non all’altezza dell’immaginazione. L’attesa è finita, Napoli è di nuovo grande. A prescindere da ciò che sarà, alzatevi in piedi di fronte al Napoli di De Laurentiis, di Walter Mazzarri, di Cavani e compagni. Una società seria ed ambiziosa, un fuoriclasse toscano per condottiero, un centravanti meraviglioso ciliegina di un gruppo di ottimo livello. Il più orgoglioso sarà proprio Maradona.

Napoli, spunta Klose per la Champions


Secondo indiscrezioni raccolte da Itmsport e come riportato da TuttoMercatoWeb, il Napoli starebbe pensando a Miroslav Klose nel caso in cui gli azzurri riuscissero a qualificarsi per la prossima edizione della Champions League. L’attaccante del Bayern Monaco, finito ai margini della squadra allenata da Van Gaal, sarebbe un colpo atto a completare il reparto offensivo dei partenopei.

Arsenal, Wenger vuole Benzema


La splendida partita disputata ieri sera in Champions League da Karim Benzema, attaccante del Real Madrid, sta aumentando gli appetiti dei club inglesi interessati al giocatore transalpino. In base a quanto riporta As, per la punta delle merengues ci sarebbe un ritorno di fiamma dell'Arsenal, disposto a mettere sul piatto un'offerta superiore ai 29 milioni di euro per soddisfare le richieste di Arsene Wenger, da sempre estimatore del giocatore.

mercoledì 16 marzo 2011

Fulham: statua di Michael Jackson fuori il Craven Cottage

Il legame tra calcio e musica è sempre stato molto forte. Se è quasi un rito che i più grandi artisti abbiano composto l’inno ufficiale dei loro club del cuore, ecco che adesso è il mondo del calcio a rendere omaggio a un grande della musica mondiale
Il Fulham, infatti, vuole riverire Michael Jackson, cantante scomparso in circostanze ancora non molto note nel giugno del 2009. Una statua del ‘re del pop’ sarà eretta dalla società di calcio londinese nei pressi dell’ingresso del Craven Cottage, stadio di proprietà del Fulham. A darne il comunicato ufficiale, tramite il sito del club inglese, è stato un portavoce del presidente Mohammed Al Fayed
Al Fayed, magnate egiziano stabilitosi in pianta stabile in Inghilterra da tempo, ha voluto onorare la memoria del suo amico Michael Jackson in questo modo. Inizialmente era previsto che la statua venisse eretta fuori da un’altra proprietà di Al Fayed, i grandi magazzini Harrods, che però sono stati recentemente ceduti.
Il ricco imprenditore, al sito ufficiale del club bianconero, ha spiegato così la sua scelta: “Michael Jackson era davvero una leggenda, termine usato troppo spesso in questo mondo moderno saturato nell’iperbole che circonda la celebrità. Era mio amico, un uomo con cui ho condiviso tante belle memorie, morto tragicamente e prematuramente. Si è lasciato alle spalle un legame musicale così vasto da spezzare il fiato; sarà spesso imitato, ma mai replicato, perché Michael Jackson, era, e resterà sempre, più unico che raro. Spero che i suoi tanti fan visiteranno la statua al Craven Cottage”.I veli alla scultura verranno tolti domenica 2 aprile, in occasione dell’incontro di Premier League tra Fulham e Blackpool.

Seconda divisione: il presidente della Sanremese è stato arrestato, minacciava i giocatori


Marco Del Gratta, presidente della Sanremese è stato arrestato insieme al padre Riccardo per estorsione. Le indagini, condotte dalla Procura di Sanremo, hanno portato ad individuare una sequela di minacce subite dai calciatori della Sanremese
Oltre al presidente sono finite agli arresti altre 4 persone: Davide Ventre, mediatore fra gli aguzzini e il presidente della Sanremese, Niki Trazza e Giovanni Isolani, pregiudicati di origine calabrese, autori materiali delle minacce.
La scoperta dell’illecito è avvenuta grazie agli sviluppi di un altra indagine relativa all’omicidio di uno dei due indagati, G. Isolani, avvenuto il 16 dicembre scorso. Trazza era stato arrestato con l’accusa di aver ucciso il suo complice. Cercando il movente gli investigatori avrebbero trovato il motivo del soggiorno dei due malviventi nella città dei fiori; dovevano svolgere un lavoro per Ventre: minacciare i calciatori della Sanremese.Il primo biancoazzurro ad aver abbandonato la squadra ad inizio gennaio per via delle intimidazioni è stato «El Pampa» Sosa,bomber della squadra ed ex attaccante di Udinese e Napoli. Trazza gli avrebbe puntato una pistola sul ginocchio proferendo questa inquietante frase: «Se non te ne vai ti roviniamo». Il ruolo di mandante finale della famiglia Del Gratta sarebbe emerso grazie ad alcune intercettazioni telefoniche.
Sono stati inoltre accertati due tentativi di estorsione nei confronti di Sosa e Perelli ed un altro, non riuscito, verso il portiere Petruzzelli. Riccardo e Marco Del Gratta sono finiti in manette questa mattina.

Mazzarri mai alla Juventus. Ha sbagliato solo i tempi


Un caso sgonfiato, anzi, che non è mai esistito. E allora meglio sgombrare subito il campo da ogni possibile e residuo dubbio: le strade di Walter Mazzarri e della Juventus non si incontreranno, non a breve almeno. Le sensazioni che restano dopo quasi una settimana di polemiche – o presunte tali – sul possibile approdo del tecnico livornese alla corte di Andrea Agnelli, sono facilmente desumibili dalle conversazioni che affollano i social network e i forum dei tifosi napoletani: Mazzarri non ha tradito nessuno – come volevano far credere i soliti destabilizzatori. Semplicemente, il tecnico di San Vincenzo ha sbagliato i tempi. Almeno su questo, possiamo essere tutti d'accordo: alla vigilia di una sfida delicata come quella di Parma, parlare di Juventus - anche solo come ringraziamento per i lusinghieri giudizi espressi sul proprio lavoro - non è stata una buona idea. E un uomo, autodefinitosi esperto, come Walter Mazzarri non può certo sorprendersi del clamore suscitato dalle sue dichiarazioni. Poi, a comporre il più classico dei canovacci, sono arrivate le parole di De Laurentiis e la precisazione (molto vicina a una rettifica) dello stesso allenatore; ma questo fa parte del gioco, e francamente non ci si poteva aspettare niente di diverso. Piuttosto stupisce che, dopo aver vissuto in prima persona l'esperienza di Quagliarella, un altro simbolo, se non il principale artefice di questo Napoli vincente, sia inciampato proprio nelle pieghe della gonna della Vecchia Signora. Qualcosa che va oltre la semplice rivalità sportiva: la Juventus, per i tifosi del Napoli, è la massima espressione del Palazzo, del potere calcistico esercitato non solo su un campo di pallone. E' l'unica, storica, “Genoveffa”, giusto per citare un'espressione molto in voga di recente, da quando qualcuno - a torto o a ragione - ha pensato di distogliere l'attenzione dal calcio giocato e di lamentarsi per i torti subiti. E allora, perchè darsi la zappa sui piedi in questo modo? Qualche ben informato dell'ultima ora ha ipotizzato che Mazzarri abbia voluto mettere alla prova il 'potere contrattuale' di De Laurentiis, la capacità del presidente, cioè, di trattenerlo a Napoli anche in un ipotetico futuro in cui il rapporto – definito da entrambi idilliaco – dovesse deteriorarsi. Fantacalcio, probabilmente. Così come risultano fantasiose le teorie che vogliono i due piuttosto litigiosi nell'ultimo periodo. Conoscendo il carattere dell'allenatore e quello altrettanto fumantino di un presidente che non aveva esitato ad insultare perfino Edy Reja, c'è da scommettere che, se ci dovesse essere sotto qualcosa di marcio, sarebbe già emerso. Molto più semplicemente, Mazzarri ha commesso un'imprudenza, come del resto gli capita spesso in panchina, quando esagera con le proteste. Ha detto “Juventus”, quando non doveva. Del resto, anche in base alla recente esperienza di Delneri - e scongiuri a parte - uno che pensi di lasciare una squadra da Champions, per una a stento da Europa League, correrebbe il rischio di essere preso per pazzo. Resta in piedi, oltre al discorso economico, quello sempre intatto del fascino della Vecchia Signora: riuscire là dove tutti ultimamente hanno fallito, potrebbe stimolare diversi allenatori. Non Mazzarri. Che a Napoli ha un progetto da realizzare e, se possibile, da estendere.

Real Madrid, Mourinho: "Inter? Vorrei incontrarla solo in finale"


Intervistato da Sky Sport dopo il successo contro l'Olympique Lione, il tecnico del Real Madrid José Mourinho ha commentato il passaggio ai quarti di finale delle merengues: "Il successo è meritato, dovevamo vincerla. Ho parlato con i miei ragazzi e gli ho spiegato che questa gara non aveva nulla a che fare con le altre". Sui sorteggi: "Inter? Vorrei incontrarla solo in finale. Per me sarebbe una sfida psicologicamente difficile, ma anche per loro. Pero siamo dei professionisti, se succede bene. Spero comunque che ci ritroveremo solo a Wembley".

Calciomercato Barcellona: per Bale offerti 48 milioni


Si prospetta una sessione estiva di mercato rovente per quel riguarda Gareth Bale. Sul giovane terzino sinistro, infatti, si scatenerà un’asta plurimilionaria che vedrà coinvolti i club più blasonati in Europa. I due club di Manchester, Chelsea, Real Madrid e Milan sono i team ai quali è stato accostato in più riprese il nome del gallese in forza al Tottenham. Più recente, invece, la pazza idea dell’Inter, pronta ad offrire 80 milioni per Bale e Modric. Ma chi potrebbe spuntarla è il Barcellona, pronto a mettere sul piatto della bilancia ben 48 milioni di euro per sbaragliare la concorrenza e strappare il calciatore gallese agli ‘spurs’.
Il giovane esterno del club inglese sarebbe felice dell’operazione di mercato che lo porterebbe alla corte di Pep Guardiola. Infatti, negli ultimi giorni ha confessato: “Il Barcellona è la squadra migliore del mondo anche se sono felice, al momento, al Tottenham”. Una vera e propria dichiarazione d’amore per il club campione della Liga spagnola.
Nelle ultime ore, per l’appunto, i tabloid del Regno Unito hanno riportato la notizia che la dirigenza del club blaugrana avrebbe contattato il club inglese per formulare un’offerta vicina ai 50 milioni. Gli ‘spurs’, rassegnati a perdere il proprio campione a fine stagione, avrebbero chiesto di inserire nella trattativa il giovane talento spagnolo Bojan Krkic.
L’attaccante del Barcellona e della nazionale spagnola, classe ’89, non si opporrebbe al trasferimento in Inghilterra, visto che più volte ha dichiarato di voler essere impiegato con maggiore continuità, cosa che potrebbe accadere in un club comunque di primo livello come il Tottenham di Harry Redknapp.

Calciomercato Barcellona: battaglia con lo United per Valbuena


Mentre in Spagna infuria la polemica sul doping al Barcellona il club catalano non ha certo perso tempo e non lasciandosi distrarre dalle accuse dei madrileni (in parte ritirate) si sono già mossi per la prossima stagione. Si sta pensando di cercare qualcuno per il reparto avanzato, già di grandissima qualità e quantità, con qualcuno che sappia accettare un ruolo da comprimario ma che quando venga chiamato in causa sappia farsi valere. Il nome nuovo per i “blaugrana” dunque potrebbe essere quello di Mathieu Valbuena,ventiseienne attaccante dell’Olympique Marsiglia, che ben si sta disimpegnando nelle ultime stagioni e che potrebbe arricchire il reparto avanzato dei catalani.
Sembra possa essere un affare fattibile ma il club che sta dominando la Liga dovrà battere la concorrenza del Manchester United, che proprio contro il Marsiglia ha giocato gli ottavi di finale di Champions League. Il costo per il suo cartellino non è certo esorbitante quindi se l’interesse delle due superpotenze calcistiche si facesse concreto allora Valbuena difficilmente resterà nel sud della Francia.Valbuena, che si disimpegna benissimo come trequartista, è con il club marsigliese dal 2006 ed ha giocato centoquarantasei partite mettendo a segno anche dodici reti.

Bobo Vieri, ora collabora col Barcellona


Il primo corteggiamento da parte del Barcellona risale a qualche anno fa, nel 2003, quando Bobo Vieri con la maglia dell'Inter sulle spalle segnava quasi un gol a partita. Ma il Barça sembra che la mano a Vieri l'abbia stretta ora. Sfumata l'ipotesi brasiliana del Boavista (sarebbe stata necessaria un'operazione di pulizia alla caviglia che il bomber non si è voluto accollare), Vieri -scrive La Gazzetta dello Sport- dovrebbe collaborare con lo staff tecnico dei blaugrana visionando partite e aiutando la cantera dei campioni di Spagna a scovare nuovi talenti. Un'idea perfezionata magari qualche giorno fa, in occasione del ritorno degli ottavi di Champions contro l'Arsenal: per l'occasione, Vieri era in tribuna al Camp Nou. Non sarebbe la «prima» spagnola di Vieri: nel 1997 l'Atletico Madrid lo comprò dalla Juventus per 34 miliardi. In biancorosso Bobo divenne Pichichi della Liga con 24 gol, l'estate dopo tornò in Italia, alla Lazio, per 55 miliardi. Ora una nuova avventura calcistica: se scova il nuovo Messi, sarà Bobo gol anche dalla tribuna.

Arsenal, se parte Arshavin c'è Ayew


Secondo il sito britannico caughtoffside.com il tecnico dell'Arsenal, Arséne Wengér, avrebbe messo gli occhi sull'esterno offensivo del Marsiglia André Ayew (21). Il manager dei Gunners vorrebbe il giovane attaccante ghanese per sopperire all'eventuale partenza di Arshavin e la trattativa potrebbe essere più semplice del previsto data la volontà espressa dal giocatore di voler andare via da Marsiglia.

Napoli, il Chelsea torna alla carica per Hamsik


Continua l’interesse del Chelsea verso Marek Hamsik. Secondo l'emittente radiofonica britannica Talk Sport, i blues avrebbero presentato al Napoli un’offerta di 30 milioni di sterline (circa 35 milioni di euro) per assicurarsi le prestazioni dello slovacco. Difficile, però, che il presidente De Laurentiis possa decidere di cedere uno dei gioielli del club azzurro.

Calcio, doppia seduta per il Napoli: convocati 7 azzurri nelle nazionali

Napoli a Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match di domenica sera contro il Cagliari al San Paolo, per il posticipo della 30esima giornata di Serie A (ore 20.45).Al mattino allenamento atletico e lavoro tecnico tattico. Nel pomeriggio partitelle a tema sei contro sei. Differenziato per Campagnaro. Domani seduta pomeridiana.
Sette azzurri convocati in Nazionale. Il Pocho Lavezzi e Josè Sosa sono stati inseriti nella lista del CT Batista per la doppia amichevole dell'Argentina con gli Usa il 26 marzo (in New Jersey) e con la Costarica il 29 marzo (a San Josè de Costa).
Cavani e Gargano sono stati convocati per la doppia amichevole della Celeste di Tabarez: Estonia-Uruguay del 25 marzo (a Tallin) ed Irlanda-Uruguay del 29 marzo (a Dublino)
Hassan Yebda giocherà il preliminare della Coppa d'Africa 2012 Algeria-Marocco il 27 marzo (ad Algeri)
Marek Hamsik parteciperà alla doppia amichevole Andorra-Slovacchia del 26 marzo (ad Andorra) e Slovacchia-Danimarca del 29 marzo (a Trnava).
Infine Zuniga sarà di scena nella doppia amichevole della Colombia con l'Ecuador il 26 marzo (a Madrid) e con il Cile il 29 marzo (a La Haya).